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La poesia sbagliata
Si vestirà
di ruggine
raccoglierà dal fondo del baule
i vestiti da maschio
si spellerà a sangue
per perdere l'odore della preda
si taglierà i capelli
farà a brandelli la sua ombra
Pazza, penseranno
è ancora una volta pazza
Sostituirà il latrato
alla voce
e scodellerà urla
Isterica penseranno
debole donna instabile
E non importa che fino a ieri forgiasse
solo scodelle nell'argilla
e fiori dal vetro
e abbeveratoi
Lei ha trovato una spada di terza mano
arrugginita e antica
sul fondo del suo petto
Si uccide penseranno
No, la sta estraendo
Per correre alla battaglia
-quella che non può perdere-
e per Vivere
Come era facile farle male
diceva grazie, si cercava una colpa
La carne tenera, penseranno,
non è che carne debole
Si farà crescere gli aculei
E forse non saprete più riconoscerne il volto
Taglierà la notte col coltello
e ispezionerà tutti i suoi talloni
non può permetterseli
e deve correre
E non importa quello che penseranno
Non fa differenza
Lei sta partendo per la guerra
e non è un eroe
e non ha Penelopi
ad attenderla
né Omeri a cantarla
Lei scriverà da sola il suo canto
E tesserà da sola la sua impazienza
E sarà il suo esercito
E' scesa in strada
a sfidare la notte tutta intera
E arriverà fino al mattino
Se volete contare i suoi lividi
avete scelto la poesia sbagliata
(Nadezda Nim)
Foto: Toni Frissell, Lady in the Water