
Create Your First Project
Start adding your projects to your portfolio. Click on "Manage Projects" to get started
/Man crying on a night train/
La donna aveva un lungo soprabito
di nebbia
Pioveva sui treni asserragliati nel Westbahnhof
Treni lunghi pieni di distanza
di notti fradice e insonni
L'uomo aveva baffi scuri e occhi smarriti
L'espressione lancinante di chi si separa da una madre
Lei si chinò per salutarlo con tutta la sua nebbia
e l'espressione amorevole e distante
di un ricordo. Qualcosa rimasto fermo
in una provincia degli anni '60
Disse poche parole
in una lingua che non capivamo
Ma significavano per forza "devi andare,
non aver paura"
L'uomo la seguì con gli occhi grandi
fino a che non disparve
Srotolò la sua vita sulle lenzuola tristi
della compagnia trasporti
Era una vita più corta dei suoi anni
come fosse rimasto impigliato nell'infanzia
E quei baffi erano un segno di penna rossa
di una maestra stronza
Si tolse le scarpe nuove
si rannicchiò nella cuccetta
- i binari scivolavano lontano -
E cominciò a piangere
Come un bambino rapito
Da un treno che correva
inesorabile
oltrefrontiera
Mentre le carozze inseguivano la notte
verde bottiglia del Wienerwald,
i suoi singhiozzi tappezzavano di disperazione
i chilometri
Se i vagoni potessero parlare
ma dondolavano, dondolavano
nella pioggia
lontano
così lontano
(Nadezda Nim)
Foto: Martin Addison, Night Train